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di Philippe Lioret, con Grégory Derangère, Sandrine Bonnaire, Philippe Torreton
(Francia, 2004)
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Quando, in una notte di tempesta, uno dei due guardiani del faro rimane a terra in compagnia della moglie dell'amico... L'inizio dI L'EQUIPIER nello splendido paesaggio dell'isola bretone di Ouessant, lascia presagire il peggio. O, perlomeno il risaputo. Al contrario, è proprio il carattere "già visto" del film ad immergelo in un tono che ricorda quello del realismo poetico degli anni d'oro del cinema francese. Non solo pare di rivedere Gabin o Darrieux ai primi amori; ma i tempi, gli schemi, l'atmosfera concorrono ad un ritorno insolito, ma infinitamente sincero a quelle dimensioni poetiche. Un romanticismo letterario, dei sentimenti forti, primo fra tutti quello dell'amicizia e dell'ammirazione fra i due colleghi. Che sarà più forte della diffidenza per lo straniero, della gelosia, delle meschinità di un ambiente rinchiuso su stesso. Gli attori (prima fra tutti la solita, intensissima Sandrne Bonnaire; ma l'ispirazione è generale) partecipano alla presenza corale dell'ambiente, all'emozione vibrante come raramente in un cinema ormai cinico e depresso.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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